OGNI QUADRO SBOCCIA NELLA SUA CORNICE



"Con quale criterio scegli la cornice perfetta per un dipinto?"

Se ci troviamo di fronte ad opere d'arte particolari, classiche, fotografie, stampe, etc... 
..il ruolo della cornice è fondamentale perché ne valorizza il suo "contenuto".




C'era una volta... | Tra Arte e Tradizione




Sardegna. "Secondo la leggenda erano le Janas che tessevano i sottili fili d’oro alla luce della luna. 
È plausibile che a importare la tecnica sull’Isola siano stati i fenici, infatti numerosi esempi di monili lavorati con questa tecnica sono stati rinvenuti negli scavi archeologici dei loro insediamenti: è probabile che nel corso dei secoli più popoli tra quelli che imposero la loro dominazione o comunque intrapresero rapporti commerciali con la Sardegna contribuirono all’evoluzione della filigrana sarda."



I segreti della filigrana, l’arte orafa che secondo la leggenda fu tramandata dalle janas.
La filigrana è una tecnica di lavorazione dei metalli molto antica, che consiste nell’intrecciare sottilissimi fili d’oro o d’argento, saldandoli tra loro e nell’applicare piccolissimi granelli dello stesso metallo.
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C'ERA UNA VOLTA... | ...TRA ARTE E TRADIZIONE
- Esposizione di gioielli in filigrana sarda -

Dal 2 al 10 Marzo 2018 saranno presentati 20 gioielli realizzati artigianalmente, espressione di una tradizione sarda raffinata.
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* I gioielli sono disponibili per l'acquisto.

Per richieste e informazioni:

www.labottegadeipiccolisogni.com

La Strada Nuova di Simona Atzori





"C’è un sogno che spinge un altro sogno
...si un altro e poi un altro ancora…perché ho imparato tanto tempo fa che tutto parte da un sogno ed è proprio di una partenza che ho deciso di parlarvi…Perché un giorno sono partita, per un altro viaggio che mi ha portato non verso qualcosa, ma verso di me.
Ho iniziato a rendermi conto che prima avevo bisogno di dedicarmi ai preparativi per poi poter partire davvero. Ho iniziato a camminare "passo dopo passo" fino ad arrivare. Dove? Non ad una meta, ma ad un arrivo che però mi ha ancora dato la forza per ripartire di nuovo. Ripartire... proprio come la notte si tuffa nel giorno per dare vita a qualcosa di nuovo e proprio come il giorno si trasforma ancora in notte per ripartire sempre per un nuovo viaggio e verso nuovi sogni."



Il 28 F
ebbraio 2018:  appuntamento con l'uscita del terzo libro di Simona Atzori:
 “La strada nuova” (Giunti)

www.simonarte.com

Arte Genova 2018. Al via la XIV edizione della mostra mercato



Genova 
Circa 150 gli espositori presenti con le opere di oltre mille artisti; un’intera sezione, C.A.T.S. - Contemporary Art Talent Show. 
Si tratta del progetto di Arte Under 5000 messo a punto dagli organizzatori di ArteGenova per favorire la produzione artistica e incentivare tra il pubblico di collezionisti la conoscenza dei talenti emergenti, dinamizzare il mercato dell’arte attuale proponendo opere d’autore ad un prezzo contenuto e generare spazi nuovi e altamente comunicativi in cui ogni realtà artistica possa valorizzare le proprie creazioni. 
A C.A.T.S. 2018 partecipano circa ottanta realtà tra gallerie, associazioni, artisti indipendenti e collettivi, con opere dal costo inferiore ai 5000 euro. Contemporary Art Talent Show si rivolge in particolare a un pubblico giovane, offrendosi come laboratorio creativo capace di offrire una visione più ampia sulla realtà artistica contemporanea. C.A.T.S. rappresenta il cuore delle iniziative di ArteGenova con un fitto programma di incontri e performance. Anche quest’anno è previsto un “talent” ideato per favorire la produzione artistica e incentivare la conoscenza dei talenti emergenti.


Dal 16 Febbraio 2018 al 19 Febbraio 2018
Fiera di Genova


⇒   www.artegenova.it

Water, Boats, a Book, and Sushine by Vladimir Volegov




Tavolozza di colori vibranti e colpi audaci si fondono nell’arte di Vladimir Volegov per creare immagini evocative che possiedono una sensibilità senza tempo.


Wunderkammern di Roma, dal 2 dicembre la mostra “Long live the revolution”




Tomaso Binga, Paolo Buggiani, Richard Hambleton, Keith Haring e Ken Hiratsuka sono gli artisti protagonisti dell'esposizione della sede romana della galleria


ROMA - Con la mostra dal titolo “Long live the revolution”, la galleria Wunderkammern di Roma conclude la programmazione 2017. Il filo conduttore della mostra è la ribellione, intesa come sovvertimento di un ordine statico, ed è questo tema il motore del lavoro di tutti gli artisti protagonisti dell'esposizione.
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Art revolution è il motto di Paolo Buggiani. Per l’artista toscano, infatti, la rivoluzione è un atto necessario per cambiare una situazione stagnante, è un gesto dirompente che ha come scopo quello di portare progresso. Le opere esposte in “Long live the revolution” sono connesse tra di loro da uno schema che si ripete con modalità differenti: sono pensate per stupire lo spettatore, sorprenderlo per catturarne l’attenzione fino a condurlo alla riflessione e, in maniera auspicabile, a una sentita e profonda consapevolezza della necessità di un cambiamento.



Long live the revolution
sabato 2 dicembre, 18.30 – 21.30
Wunderkammern, Via Gabrio Serbelloni 124, Roma


All'asta l'ultimo quadro dipinto da Winston Churchill.




Il 21 novembre Sotheby's batterà l'ultima opera realizzata dall'ex primo ministro inglese: farà parte della collezione "Modern and Post-War British Art".
Prezzo di partenza compreso tra le 50.000 e le 80.000 sterline.

-->> www.tg24.sky.it

L’infinito genio poliedrico di Pablo Picasso a Genova, la mostra e le immagini




Dopo Picasso sulla spiaggia alla Guggenheim di Venezia, seconda tappa italiana del ciclo Picasso Mediterranée, in collaborazione con il Museé Picasso di Parigi. A cura di Colline Zellal, prodotta dalla Fondazione di Palazzo Ducale in collaborazione con MondoMostre Skira. Fino al 6 maggio 2018.


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Genova. C’è un prima e un dopo Picasso

   Nessuno come lui è riuscito a liberarsi dall’ossessione dello stile per raggiungere una bellezza complessa, dolorosa, suggestiva, ironica. Pablo Picasso (1881-1973) è stato colui che nell’arte ha portata una passione mai vista prima, intridendo di se stesso ogni sua opera. La mostra PicassoCapolavori dal Museo Picasso di Parigi, racconta questo rapporto viscerale con la pittura, attraverso circa cinquanta opere dalle quali l’artista non volle mai separarsi, e che costituirono la sua collezione privata. Dagli anni del Bateau-Lavoir alla Costa Azzurra, dal Cubismo al naif, dalle tensioni della guerra alla solarità degli anni Cinquanta e Sessanta. Palazzo Ducale ospita una mostra non ovvia, che presenta il lato più profondo di Picasso, andando oltre le sperimentazioni cubiste del primo Novecento, e ampliando con un continuo confronto tra opere ed epoche, dagli esordi nel Cubismo alle celeberrime Bagnanti, dalle tragiche tele degli anni Quaranta alle riletture dell’Impressionismo e il naif degli ultimi anni.

Picasso attraversò anche il tragico decennio che va dalla metà degli anni Trenta alla metà degli anni Quaranta, iniziato con la guerra civile spagnola e proseguito con il massacro della Seconda Guerra Mondiale; avvenimenti cui Picasso non rimase emotivamente estraneo, al contrario ne risentì profondamente, e questo travaglio interiore è percepibile nella nuova fase pittorica che lo caratterizzò in quegli anni. Grandi tele dalla cromie scure, atmosfere sospese e inquietanti, dove il Cubismo assume tinte sardoniche, dolorosamente surreali. Alla stregua di Cesare Pavese, che cercava scampo alla violenza della guerra tuffandosi nella rilettura del Mito, Picasso reagisce con una pittura viscerale, specchio della sua sofferenza morale. E se i colori sgargianti di Café a Royan (1940) sembrano a prima vista tracciare una scena urbana serena, in realtà le finestre dipinte di blu rimandano alla tecnica utilizzata dai cittadini per evitare che, nelle ore di oscuramento imposto dagli occupanti nazisti, filtrasse all’esterno delle abitazioni il minimo indizio di luce.


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.... dopo di lui, l’arte si sentì provata, spossata, 
e non è più riuscita (sino ad ora) a raggiungere le altezze toccate con lui.




Tiziano. Sacra conversazione 1520




Mostra Palazzo Marino - Milano -

Giunto alla sua decima edizione,  il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino torna in Sala Alessi con un capolavoro di Tiziano, la maestosa pala d’altare “Sacra conversazione 1520 (Pala Gozzi)” proveniente dalla Pinacoteca Civica "Francesco Podesti" di Ancona, che sarà visitabile, come sempre con ingresso libero, dal 5 dicembre al 14 gennaio 2018.

Insieme all'indiscussa importanza storico-artistica del dipinto di Tiziano, la scelta del Comune testimonia la vicinanza di Milano alla città di Ancona, che svolge un ruolo fondamentale come centro di raccolta e riparo di numerose opere d’arte, tra cui molti capolavori, provenienti dai territori marchigiani colpiti dal terremoto, e il costante impegno della nostra città a favore di un territorio in difficoltà.

Grazie ad un importante progetto allestitivo curato dall’architetto Corrado Anselmi, i visitatori potranno straordinariamente osservare non solo il capolavoro di Tiziano ma anche il retro della tavola, dove sono presenti alcuni schizzi a matita, in parte ombreggiati a pennello, realizzati dallo stesso Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto per il Bambino in una prima stesura del dipinto. La possibilità di ammirare anche il retro della grande pala d’altare (olio su tavola, 312 x 215 cm) consentirà di scoprire come venivano realizzate nel Cinquecento queste opere che tanta importanza e diffusione hanno avuto nella storia dell'arte del nostro Paese.

Dipinta nel 1520 dall’allora trentenne Tiziano per il mercante di Dubrovnik Luigi Gozzi, e destinata all’altare principale della chiesa di San Francesco ad Alto ad Ancona, la "Sacra Conversazione" è il primo dipinto firmato e datato di Tiziano a noi noto: in un cartiglio in basso si legge infatti ALOYXIUS GOTIUS RAGOSINUS / FECIT FIERI / MDXX / TITIANUS CADORINUS PINSIT.

La tavola è una tappa decisiva nell’affermarsi di una nuova forma di pala d’altare, svincolata dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento. Una rivoluzione che era stata intuita da Leonardo con la Vergine delle Rocce, proseguita da Raffaello, ma interpretata da Tiziano con uno spirito aperto alla natura. 

L’opera appartiene al tradizionale genere iconografico della pala d’altare definita ‘Sacra Conversazione’: la Madonna con il Bambino appare improvvisamente in un cielo di nuvole in vibrante movimento, infuocato dalla luce magica del tramonto; in basso contemplano sbigottiti la visione San Francesco, a cui era dedicata la chiesa che ospitava la pala, e San Biagio protettore della città dalmata, che indica al committente inginocchiato l’apparizione celeste. Immerso in una calda luce reale, un paesaggio irripetibile, dove spiccano in primo piano le relazioni visive tra i personaggi: ognuno guarda qualcuno  sino ad arrivare al Bambin Gesù che a sua volta punta lo sguardo sull’esterno, sullo spettatore, chiamato così ad essere parte attiva dell’opera stessa. Sullo sfondo della rappresentazione, ben visibile, il bacino di San Marco con il Palazzo Ducale e il suo noto campanile.
Un dipinto grandioso che unisce Venezia, Ancona e Dubrovnik: Tiziano sembra suggerire un’alleanza tra i tre più importanti porti dell’Adriatico, sullo sfondo delle turbolenze politiche sul suolo italiano e dell’espansionismo ottomano. 

Grazie ad un importante progetto allestitivo curato dall’architetto Corrado Anselmi, i visitatori potranno osservare anche il retro della tavola dove sono presenti alcuni schizzi a matita, in parte ombreggiati a pennello, realizzati dallo stesso Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto per il Bambino in una prima stesura del dipinto. 

A valorizzare ancor di più il capolavoro, l’impianto illuminotecnico a cura dell’architetto Francesco Murano, che utilizzerà la tecnica della luce miscelata,  ottenuta componendo luci calde e fredde, e favorirà una visione particolarmente brillante dei colori con i faretti Luum della Lumen Center Italia. 

Curata da Stefano Zuffi, la mostra è promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo – partner istituzionale -  con il sostegno di Rinascente. L’iniziativa è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla Città di Ancona - Pinacoteca Civica "Francesco Podesti" in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala e organizzata con Civita.

L’ingresso alla Sala Alessi sarà libero e possibile tutti i giorni dal 5 dicembre al 14 gennaio2018. I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo. 



-->> www.arte.it

IVAN PILI: solo exhibition







Percorso pittorico dal Mondo alla Sardegna 
Mostra personale del maestro Ivan Pili
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Dal 22 luglio al 7 agosto 2017 si tiene nel Palazzo Comunale di Assemini la mostra del maestro, appunto, asseminese Ivan Pili; già musicista di livello internazionale, ora nella sua prima volta in Sardegna in qualità di artista figurativo.

Profondo conoscitore della storia dei popoli, si è dedicato da pochi anni alla pittura ricevendo in brevissimo tempo consensi in tutto il mondo. Bruciando letteralmente le tappe, ha esposto in personali e collettive in Italia e all'estero conseguendo vari riconoscimenti e premi. I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni Statunitensi, inglesi e negli Emirati Arabi.

Da ricordare, in particolare, le mostre alla Reggia di Caserta ed al Castello di Chantilly.

Studioso raffinato la cui pittura colta è densa di significati simbolici, si impone in tutta la sua potente e carismatica essenza. 


Con profondità d'indagine ed attenta adesione storica, Pili cala le sue sobrie composizioni in atmosfere dal taglio quasi surreale per certi accostamenti inattesi eppure studiati nel particolare, con l'intento di svelare ciò che si cela dietro ed oltre l'apparenza delle cose. Da scene il cui richiamo quotidiano e, talvolta mitologico diviene spunto, quasi pretesto per una riflessione su tematiche di attualità, alla rappresentazione di episodi oltre l'essenziale come lo straordinario ciclo delle Muse, lavoro ripreso in più tempi in virtù di uno studio di tecniche elaborate mediante fasi di sottrazione e successiva aggiunta di materia cromatica, fino ad ottenere un effetto iperrealistico vicino alla tridimensionalità.

Nella pittura di Ivan Pili scorre in tutta la sua prepotenza il percorso dell'umanità.




www.ivanpili.com

Per info: ⇨ Evento Fb


IVAN PILI: solo exhibition "in Sardinia"




Mostra personale di pittura contemporanea

una "due giorni" dell'artista "internazionale" sardo che esporrà per la prima volta nell'Isola.



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Dopo la Reggia di Caserta, l'Expò di Milano, i barocchi palazzi veneziani, la futuristica Dubai, New York, Parigi, Mosca e Londra, per la prima volta espone in Sardegna l'artista Ivan Pili, già noto al pubblico in qualità di musicista. 

La mostra personale dei suoi dipinti avrà durata di due giorni e si terrà presso la sala teatro della Casa della cultura di Monserrato. Location che ben si presta per questa brevissima esposizione ma che promette già numerose visite e partecipazioni.

10/11 giugno 2017 - h.18:00
Casa della Cultura 
Via G. Cesare 33 - Monserrato (CA)



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