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C'era una volta... | Tra Arte e Tradizione




Sardegna. "Secondo la leggenda erano le Janas che tessevano i sottili fili d’oro alla luce della luna. 
È plausibile che a importare la tecnica sull’Isola siano stati i fenici, infatti numerosi esempi di monili lavorati con questa tecnica sono stati rinvenuti negli scavi archeologici dei loro insediamenti: è probabile che nel corso dei secoli più popoli tra quelli che imposero la loro dominazione o comunque intrapresero rapporti commerciali con la Sardegna contribuirono all’evoluzione della filigrana sarda."



I segreti della filigrana, l’arte orafa che secondo la leggenda fu tramandata dalle janas.
La filigrana è una tecnica di lavorazione dei metalli molto antica, che consiste nell’intrecciare sottilissimi fili d’oro o d’argento, saldandoli tra loro e nell’applicare piccolissimi granelli dello stesso metallo.
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C'ERA UNA VOLTA... | ...TRA ARTE E TRADIZIONE
- Esposizione di gioielli in filigrana sarda -

Dal 2 al 10 Marzo 2018 saranno presentati 20 gioielli realizzati artigianalmente, espressione di una tradizione sarda raffinata.
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* I gioielli sono disponibili per l'acquisto.

Per richieste e informazioni:

www.labottegadeipiccolisogni.com

Tiziano. Sacra conversazione 1520




Mostra Palazzo Marino - Milano -

Giunto alla sua decima edizione,  il tradizionale appuntamento natalizio con l’arte di Palazzo Marino torna in Sala Alessi con un capolavoro di Tiziano, la maestosa pala d’altare “Sacra conversazione 1520 (Pala Gozzi)” proveniente dalla Pinacoteca Civica "Francesco Podesti" di Ancona, che sarà visitabile, come sempre con ingresso libero, dal 5 dicembre al 14 gennaio 2018.

Insieme all'indiscussa importanza storico-artistica del dipinto di Tiziano, la scelta del Comune testimonia la vicinanza di Milano alla città di Ancona, che svolge un ruolo fondamentale come centro di raccolta e riparo di numerose opere d’arte, tra cui molti capolavori, provenienti dai territori marchigiani colpiti dal terremoto, e il costante impegno della nostra città a favore di un territorio in difficoltà.

Grazie ad un importante progetto allestitivo curato dall’architetto Corrado Anselmi, i visitatori potranno straordinariamente osservare non solo il capolavoro di Tiziano ma anche il retro della tavola, dove sono presenti alcuni schizzi a matita, in parte ombreggiati a pennello, realizzati dallo stesso Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto per il Bambino in una prima stesura del dipinto. La possibilità di ammirare anche il retro della grande pala d’altare (olio su tavola, 312 x 215 cm) consentirà di scoprire come venivano realizzate nel Cinquecento queste opere che tanta importanza e diffusione hanno avuto nella storia dell'arte del nostro Paese.

Dipinta nel 1520 dall’allora trentenne Tiziano per il mercante di Dubrovnik Luigi Gozzi, e destinata all’altare principale della chiesa di San Francesco ad Alto ad Ancona, la "Sacra Conversazione" è il primo dipinto firmato e datato di Tiziano a noi noto: in un cartiglio in basso si legge infatti ALOYXIUS GOTIUS RAGOSINUS / FECIT FIERI / MDXX / TITIANUS CADORINUS PINSIT.

La tavola è una tappa decisiva nell’affermarsi di una nuova forma di pala d’altare, svincolata dagli schemi architettonici e prospettici del Quattrocento. Una rivoluzione che era stata intuita da Leonardo con la Vergine delle Rocce, proseguita da Raffaello, ma interpretata da Tiziano con uno spirito aperto alla natura. 

L’opera appartiene al tradizionale genere iconografico della pala d’altare definita ‘Sacra Conversazione’: la Madonna con il Bambino appare improvvisamente in un cielo di nuvole in vibrante movimento, infuocato dalla luce magica del tramonto; in basso contemplano sbigottiti la visione San Francesco, a cui era dedicata la chiesa che ospitava la pala, e San Biagio protettore della città dalmata, che indica al committente inginocchiato l’apparizione celeste. Immerso in una calda luce reale, un paesaggio irripetibile, dove spiccano in primo piano le relazioni visive tra i personaggi: ognuno guarda qualcuno  sino ad arrivare al Bambin Gesù che a sua volta punta lo sguardo sull’esterno, sullo spettatore, chiamato così ad essere parte attiva dell’opera stessa. Sullo sfondo della rappresentazione, ben visibile, il bacino di San Marco con il Palazzo Ducale e il suo noto campanile.
Un dipinto grandioso che unisce Venezia, Ancona e Dubrovnik: Tiziano sembra suggerire un’alleanza tra i tre più importanti porti dell’Adriatico, sullo sfondo delle turbolenze politiche sul suolo italiano e dell’espansionismo ottomano. 

Grazie ad un importante progetto allestitivo curato dall’architetto Corrado Anselmi, i visitatori potranno osservare anche il retro della tavola dove sono presenti alcuni schizzi a matita, in parte ombreggiati a pennello, realizzati dallo stesso Tiziano e raffiguranti varie teste, una delle quali potrebbe essere il bozzetto per il Bambino in una prima stesura del dipinto. 

A valorizzare ancor di più il capolavoro, l’impianto illuminotecnico a cura dell’architetto Francesco Murano, che utilizzerà la tecnica della luce miscelata,  ottenuta componendo luci calde e fredde, e favorirà una visione particolarmente brillante dei colori con i faretti Luum della Lumen Center Italia. 

Curata da Stefano Zuffi, la mostra è promossa da Comune di Milano, Intesa Sanpaolo – partner istituzionale -  con il sostegno di Rinascente. L’iniziativa è coordinata da Palazzo Reale e realizzata insieme alla Città di Ancona - Pinacoteca Civica "Francesco Podesti" in collaborazione con le Gallerie d’Italia di Piazza Scala e organizzata con Civita.

L’ingresso alla Sala Alessi sarà libero e possibile tutti i giorni dal 5 dicembre al 14 gennaio2018. I visitatori saranno ammessi in mostra in gruppi e accolti da storici dell’arte, coordinati da Civita, che faranno da guida nel percorso espositivo. 



-->> www.arte.it

IVAN PILI: solo exhibition







Percorso pittorico dal Mondo alla Sardegna 
Mostra personale del maestro Ivan Pili
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Dal 22 luglio al 7 agosto 2017 si tiene nel Palazzo Comunale di Assemini la mostra del maestro, appunto, asseminese Ivan Pili; già musicista di livello internazionale, ora nella sua prima volta in Sardegna in qualità di artista figurativo.

Profondo conoscitore della storia dei popoli, si è dedicato da pochi anni alla pittura ricevendo in brevissimo tempo consensi in tutto il mondo. Bruciando letteralmente le tappe, ha esposto in personali e collettive in Italia e all'estero conseguendo vari riconoscimenti e premi. I suoi lavori fanno parte di alcune importanti collezioni Statunitensi, inglesi e negli Emirati Arabi.

Da ricordare, in particolare, le mostre alla Reggia di Caserta ed al Castello di Chantilly.

Studioso raffinato la cui pittura colta è densa di significati simbolici, si impone in tutta la sua potente e carismatica essenza. 


Con profondità d'indagine ed attenta adesione storica, Pili cala le sue sobrie composizioni in atmosfere dal taglio quasi surreale per certi accostamenti inattesi eppure studiati nel particolare, con l'intento di svelare ciò che si cela dietro ed oltre l'apparenza delle cose. Da scene il cui richiamo quotidiano e, talvolta mitologico diviene spunto, quasi pretesto per una riflessione su tematiche di attualità, alla rappresentazione di episodi oltre l'essenziale come lo straordinario ciclo delle Muse, lavoro ripreso in più tempi in virtù di uno studio di tecniche elaborate mediante fasi di sottrazione e successiva aggiunta di materia cromatica, fino ad ottenere un effetto iperrealistico vicino alla tridimensionalità.

Nella pittura di Ivan Pili scorre in tutta la sua prepotenza il percorso dell'umanità.




www.ivanpili.com

Per info: ⇨ Evento Fb


IVAN PILI: solo exhibition "in Sardinia"




Mostra personale di pittura contemporanea

una "due giorni" dell'artista "internazionale" sardo che esporrà per la prima volta nell'Isola.



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Dopo la Reggia di Caserta, l'Expò di Milano, i barocchi palazzi veneziani, la futuristica Dubai, New York, Parigi, Mosca e Londra, per la prima volta espone in Sardegna l'artista Ivan Pili, già noto al pubblico in qualità di musicista. 

La mostra personale dei suoi dipinti avrà durata di due giorni e si terrà presso la sala teatro della Casa della cultura di Monserrato. Location che ben si presta per questa brevissima esposizione ma che promette già numerose visite e partecipazioni.

10/11 giugno 2017 - h.18:00
Casa della Cultura 
Via G. Cesare 33 - Monserrato (CA)